Antropologia Gnostica

“Soltanto l’Alito Divino può reincorporarci nella Verità; tuttavia questo è possibile solo sulla base di lavori coscienti e patimenti volontari.

Il possesso specifico della Gnosi è sempre accompagnato da un certo atteggiamento di estraneazione davanti a questo mondo illusorio.

L’autentico gnostico vuole un cambiamento definitivo, sente intimamente i segreti impulsi dell’Essere; da qui la sua angoscia, il suo rifiuto e il suo disagio di fronte ai diversi elementi inumani che costituiscono l’io.

Chi anela a perdersi nell’Essere aumenta la condanna e lo spavento davanti agli orrori del me stesso. Contemplarsi come un momento della Totalità è sapere di essere infinito e rifiutare con tutte le forze dell’Essere il ripugnante egoismo della separatività.

Senza la Grazia Divina, senza lo straordinario aiuto dell’Alito Sacro, l’auto-Gnosi, l’autorealizzazione intima dell’Essere sarebbe una cosa assolutamente impossibile.

Il divino che abita nel fondo dell’Anima, l’autentica e legittima facoltà conoscente annienta l’ego e assorbe l’Essenza nella sua parusia e la salva nella totale illuminazione. Questo è il tema del Salvator Salvandus.
Lo gnostico che è stato “salvato dalle acque” ha chiuso il ciclo delle infinite amarezze, ha travalicato il confine che separa l’ambito ineffabile del Pleroma dalle regioni inferiori dell’universo, è fuggito valorosamente dall’impero del Demiurgo perché ha ridotto l’ego in polvere cosmica.
Il passaggio attraverso i vari mondi, il successivo annientamento dei vari elementi inumani afferma questa reincorporazione nel Sacro Sole Assoluto per cui, trasformati in creature terribilmente divine, andiamo oltre il bene e il male”.

estratti da “LA DOTTRINA SEGRETA DI ANAWAK”
(Messaggio di Natale 1974/75)
Samael Aun Weor

Come il cardine della porta

Devi sapere che l’uomo esteriore può agire, mentre l’uomo interiore permane del tutto libero e insensibile. Ecco un paragone: la porta si apre e si chiude intorno ad un cardine. Io paragono la tavola della porta all’uomo esteriore e il cardine all’uomo interiore; ora, se la porta si apre e si chiude la tavola si muove di qua e di la, ma il cardine rimane immobile al suo posto. Lo stesso è in questo caso se comprendi bene“.

M. Eckhart

la preghiera secondo Maister Eckhart

Soprattutto al termine dell’anno, o nel nuovo inizio, preghiamo per avere salute, serenità, benessere.
Il giovedi Santo Gesu’ pregò in questo modo: “Padre allontana da me questo calice amaro” riferendosi a ciò che lo attendeva. Ma poi aggiunse “ma sia fatta la Tua volontà, non la mia” a testimoniare il fatto che la sofferenza dell’uomo “esteriore” non toccò la sua interiorità che si manifestò nel distacco.
Secondo Maister Eckart “un cuore distaccato non desidera niente e non ha niente da cui desideri essere liberato. Perciò esso è distaccato da ogni preghiera e la sua preghiera non consiste altro che nell’essere conforme a Dio. Questa è tutta la sua preghiera

Amare

L’amore incomincia con un lampo di deliziosa simpatia, si nutre di tenerezza infinita e si sintetizza nell’adorazione suprema. Un matrimonio perfetto è l’unione di due esseri che si adorano in modo assoluto

Samael Aun Weor

Dio come Padre è sapienza. Dio come Madre è amore.
Dio come Padre risiede nell’occhio della sapienza. L’occhio della sapienza è situato tra le sopracciglia.
Dio come amore si trova nel tempio-cuore.
Sapienza e amore sono le due colonne portanti della Grande Loggia Bianca.
Amare, quant’è bello amare! Solo le grandi anime possono e sanno amare. L’amore è tenerezza infinita. L’amore è la vita che palpita in ogni atomo come palpita in ogni sole.
L’amore non si può definire perché è la Divina Madre del mondo, è quello che viene a noi quando realmente siamo innamorati.
L’amore si sente nel fondo del cuore; è un’esperienza deliziosa, è un fuoco che consuma, è vino divino, delirio per chi lo beve. Un semplice fazzolettino profumato, una lettera, un fiore suscitano nel fondo dell’anima tremende inquietudini intime, estasi esotiche, voluttuosità ineffabili.
Nessuno ha mai potuto definire l’amore; bisogna viverlo, bisogna sentirlo. Solo i grandi innamorati sanno realmente che cos’è ciò che viene chiamato amore. Il matrimonio perfetto è l’unione di due esseri che veramente sanno amare.
Perché ci sia veramente amore bisogna che l’uomo e la donna si adorino in tutti i sette grandi piani cosmici.
Perché ci sia amore è necessario che vi sia una vera comunione di anime nelle tre sfere del pensiero, del sentimento e della volontà.
Quando i due esseri vibrano affini nei loro pensieri, sentimenti e volizioni, il matrimonio perfetto si realizza nei sette piani di Coscienza Cosmica.
Vi sono persone che sono sposate nel piano fisico e in quello eterico, ma che non lo sono in quello astrale. Altre sono sposate nei piani fisico, eterico e astrale, ma non lo sono nel piano mentale. Ognuno pensa a modo suo: la moglie ha una religione e il marito un’altra; non sono d’accordo su ciò che pensano, ecc. Vi sono delle coppie affini nei mondi del pensiero e del sentimento, ma sono assolutamente in contrasto nel mondo della volontà. Queste coppie si scontrano costantemente, non sono felici.
Il matrimonio perfetto deve avvenire nei sette piani di Coscienza Cosmica. Vi sono delle coppie che non arrivano nemmeno fino al piano astrale. Non vi è quindi neanche l’attrazione sessuale; queste sono dei veri fallimenti. Questo tipo di matrimoni si basa esclusivamente sulla formalità matrimoniale.
Alcune persone stanno vivendo la vita matrimoniale nel piano fisico con un determinato coniuge, mentre nel piano mentale vivono la vita coniugale con un coniuge diverso. Rare volte troviamo nella vita un matrimonio perfetto. Perché vi sia amore è necessario che vi sia un’affinità di pensieri, sentimenti e volontà.
Dove vi è il calcolo aritmetico non vi ’è amore. Purtroppo nella vita moderna l’amore si basa sul conto in banca, sulle mercanzie e sui film. In quelle case dove vi sono solo somme e resti l’amore non esiste. Quando l’amore si allontana dal cuore difficilmente ritorna. L’amore è un bambino molto schivo.
Il matrimonio che si contrae senza amore, unicamente sulla base di un interesse economico o sociale, è realmente un peccato contro lo Spirito Santo. Questo tipo di matrimonio fallisce inevitabilmente.
Gli innamorati spesso confondono il desiderio con l’amore e la cosa peggiore è che si sposano credendosi innamorati. Consumato l’atto sessuale, soddisfatta la passione carnale, subentra il disincanto, rimane la terribile realtà.
Gli innamorati devono auto analizzarsi prima di sposarsi per sapere se realmente sono innamorati. La passione si confonde facilmente con l’amore. L’amore e il desiderio sono assolutamente opposti.
Chi è veramente innamorato è capace di dare fino all’ultima goccia di sangue per l’essere adorato. Esaminati prima di sposarti. Ti senti capace di dare fino all’ultima goccia di sangue per l’essere che adori? Saresti capace di dare la tua vita per la vita dell’essere adorato? Rifletti e medita.
Vi è una vera affinità di pensieri, sentimenti e volontà con l’essere che adori? Ricorda che se questa completa affinità non esiste, il tuo matrimonio invece di un paradiso, sarà un vero inferno. Non lasciarti portare dal desiderio. Uccidi non solo il desiderio ma anche l’ombra stessa dell’albero tentatore del desiderio.
L’amore incomincia con un lampo di deliziosa simpatia, si nutre di tenerezza infinita e si sintetizza nell’adorazione suprema. Un matrimonio perfetto è l’unione di due esseri che si adorano in modo assoluto. Nell’amore non esistono progetti o conti in banca. Se tu stai facendo progetti e calcoli è perché non sei innamorato. Rifletti prima di fare il grande passo. Sei veramente innamorato? Guardati dall’illusione del desiderio. Ricorda che la fiamma del desiderio consuma la vita e resta allora la tremenda realtà della morte.
Contempla gli occhi dell’essere che adori, perditi nella gioia delle sue pupille, ma se vuoi essere felice non lasciarti portare dal desiderio.
Uomo innamorato, non confondere l’amore con la passione. Autoanalizzati profondamente. È urgente sapere se lei ti appartiene spiritualmente. È necessario sapere se sei completamente affine a lei nei tre mondi del pensiero, del sentimento e della volontà.
L’adulterio è il crudele risultato della mancanza d’amore. La donna veramente innamorata preferirebbe la morte all’adulterio. L’uomo che commette adulterio non è innamorato.
L’amore è terribilmente divino. La benedetta Dea Madre del mondo è ciò che viene chiamato amore. Con il fuoco terribile dell’amore possiamo diventare Dei per entrare pieni di maestà nell’anfiteatro della scienza cosmica.

Samael Aun Weor, Il matrimonio perfetto, cap.1

l’accettazione secondo il pensiero di Meister Eckhart

Il pensiero di Meister Eckhart (religioso Domenicano tedesco vissuto tra il 1260 e il 1327 c.) ruota attorno ad una concezione mistica della teologia e dell’unione dell’anima con Dio. Secondo Eckhart, la conoscenza di Dio non si ottiene attraverso l’intelletto o la ragione, ma solo attraverso la meditazione e l’esperienza interiore; “ogni essere ha ricevuto in dono un’anima, una luce di somiglianza divina e così Dio viene all’anima con l’amore in modo che esso elevi l’anima in quanto Dio trova somiglianza con sé nell’anima” (Sermoni tedeschi, cit., p. 249).

Eckhart sostiene che l’anima umana ha una scintilla divina, un nucleo interiore che la rende capace di unirsi con Dio. Egli afferma che l’anima deve purificarsi dai desideri materiali e dalle emozioni negative, per permettere all’essenza divina di emergere.

Nell’opera di Eckhart e’ fondamentale sperimentare il distacco quale via per vivere in modo armonioso e sereno. Secondo il teologo i problemi per l’essere umano iniziano quando egli decide di seguire la propria volontà personale rispetto alla volontà divina.

Soltanto la perfetta sovrapposizione tra la volontà personale e la volontà divina rende possibile l’accettazione in quanto “devi avere piena fiducia in Dio: egli non lo avrebbe fatto accadere se non volesse fartene derivare un bene maggiore; l’essere che dimora nella volontà personale è inquieto e sofferente, mentre l’essere che segue la volontà di Dio è gioioso e felice”.

Per iniziare a conoscere il pensiero di questo straordinario autore suggerisco la lettura di “la via del distacco” a cura di M.Vannini, i “Sermoni tedeschi” e “Dell’uomo nobile” che contiene i 4 trattati “Istruzioni spirituali, Del distacco, Il libro della consolazione divina e Dell’uomo nobile”