al buio nemmeno l’oro può brillare

Nei momenti di forte tentazione, di abbattimento e di desolazione si deve fare ricorso all’intimo ricordo di se stessi. Nel fondo di ognuno di noi c’è la Tonantzin azteca, Stella Maris, l’Iside egizia, Dio-Madre, che ci aspetta per sanare il nostro cuore addolorato. Quando ci si dà lo shock del ricordo di sé si produce veramente un cambiamento miracoloso in tutto il lavoro del corpo, poiché le cellule ricevono un alimento diverso.

Samael Aun Weor, Psicologia rivoluzionaria, cap. 23 “il mondo dei rapporti”

Sono parole chiare che non lasciano spazio al dubbio, eppure e’ proprio nei momenti difficili che dimentichiamo la nostra vera essenza di natura divina, per questo veniamo quindi sopraffatti dalle tenebre e smarriamo la Via.

La paura e l’angoscia nascono dal buio che impedisce di vedere chi siamo veramente.

Dove non c’e’ luce nemmeno l’oro puo’ brillare.

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