Nell’articolo precedente abbiamo esaminato l’importanza di riconoscere i punti di rallentamento nello sviluppo dell’ottava, ma soprattutto la necessità di strumenti per fronteggiare quelle circostanze. Secondo Ouspensky per compiere i salti di ottava servono degli shock addizionali. Vediamo cosa sono.
LE DISTRAZIONI
E’ meno faticoso portare la consapevolezza al di sotto del rumore mentale, attraverso tutto ciò che distrae. Riesco in questo modo a dimenticare me stesso fino a diventare inconsapevole della realtà che mi circonda.
Tutto serve per distrarci: la tv, i social, le chiacchere, le passioni, ecc. Generano una falsa quiete che gratifica, almeno fino al prossimo impulso emotivo, che può arrivare improvvisamente proprio mentre sono altrove, assorto, identificato nella distrazione, nel sonno ipnotico della coscienza.
Le distrazioni sono una trappola perché’ mi espongono al rischio di farmi trovare impreparato all’arrivo di un impulso egoico. Eppure si tratta di una condizione diffusa. Pensate agli apostoli che si addormentarono nonostante le esortazioni di Gesu’ poche ore prima della sua cattura.
In un altro racconto si narra del lupo ed i 3 porcellini. I primi 2 costruiscono delle case poco difendibili con paglia e legno ed il lupo le spazza via e poi tenta con l’inganno di aprire la casa del terzo che invece ha costruito con cemento e mattoni.
L’IMPULSO EGOICO
Fronteggiare un impulso egoico non è facile, arriva sempre a sorpresa, come il lupo appunto. Non basta la volontà per respingerlo, perché’ potrebbe rafforzarsi; non posso eluderlo, quando arriva e’ troppo tardi.
Posso quindi lasciarmi travolgere con tutte le conseguenze che conosciamo oppure posso scegliere consapevolmente di “lasciare che sia”, illuminandolo con la volontà cosciente, il che è possibile sono attraverso uno stato di presenza consapevole.
Non fuggo nella distrazione ma resto lì, fermo, e osservo ciò che accade almeno fino a quando posso mantenere uno stato di presenza consapevole. Osservo la sua forza, la sua energia che si manifesta attraverso pensieri ed emozioni. Ascolto le parole ingannatrici che si insinuano nella mente, ascolto le emozioni inferiori che si manifestano nel corpo. Percepisco ogni dettaglio di questa energia disgregatrice, oscura, capace di togliere serenità e lucidità.
La semplice resistenza consapevole all’impulso egoico determina la formazione di una terza forza “conciliatrice” dagli effetti preziosissimi e trasformativi, ed è proprio qui che può compiersi un salto di ottava.
Durante questi momenti il piombo si trasforma in oro, ci apriamo alla vita, alla realtà, all’Amore cosciente. E’ il ranocchio che si trasforma nel principe grazie al bacio della principessa.
Quella manifestazione distruttiva si trasforma come per una magia in luce e calore capace di scaldare il cuore, ma ci vuole impegno, coraggio e soprattutto amore per la Verità.
PRATICARE FREQUENTEMENTE LA PRESENZA CONSAPEVOLE
Lo strumento più importante per praticare la presenza consapevole è la possibilità di orientare l’attenzione, questo consente di creare dello spazio nel flusso costante del pensiero compulsivo.
Proviamo di tanto in tanto a portare l’attenzione in un punto diverso dalla mente, ad esempio nel corpo o nel respiro. All’inizio può non essere facile, ma il fatto di accorgersi di questa difficoltà e’ buon segno!
Attraverso l’attenzione cosciente inserisco un elemento capace di togliere forza al sonno della coscienza indotto dall’identificazione con il pensiero mentale compulsivo.
Generalmente dopo qualche momento aumenta la capacità di attenzione, la mente diventa più lucida. La separazione dal mondo produce un sentimento di maggior serenità, esco dal sonno ipnotico della coscienza.
Sto operando uno shock addizionale capace di portare ad una ottava superiore il mio proposito.